http://brescia.corriere.it/brescia/notizie...304234736.shtmlS e il Festival chiama, L'Aura risponde. Tra la cantante bresciana
L'Aura AbelaL'Aura Abela
e Sanremo è stato amore a prima vista. Aveva poco più di vent'anni quando, sull'onda della hit «Radio Star» si trovò catapultata sul palco dell'Ariston con «Irraggiungibile». «Anche se ho cantato a notte fonda e mi hanno visto in pochi, il mio primo festival è stato senza dubbio il più importante - racconta -. Ero così tesa che non volevo uscire dalla camera d'albergo. Avevo i nervi a fior di pelle e i miei collaboratori erano terrorizzati perché non volevo salire sul palco. Se rivedo oggi le registrazioni di quella performance, la trovo scarsina».
Nel 2008 L'Aura torna al Festival con «Basta!», stavolta nella categoria Big. «La seconda volta l'ho vissuta con meno trasporto. Più che per mia scelta, ero lì per un'operazione commerciale della mia casa discografica che voleva lanciare il disco nuovo. Mi chiesero di scrivere un pezzo apposta, e troppo in fretta per i miei gusti. La cosa bella della settimana sanremese sono i concerti, le jam session, le feste. La cosa brutta è che non si fa altro che parlare e fare interviste. La mia è una voce fragile e si fa fatica a cantare bene dopo aver parlato per 10 ore di fila».
Nel 2011 L'Aura è tornata ad esibirsi all'Ariston, in un duetto con la vincitrice di X-Factor Nathalie. «Mi sono divertita molto perché non alloggiavo a Sanremo, che è bellissima ma in quella settimana diventa invivibile. Ero tranquilla, senza il peso della promozione».
Ma anche in quest'ultima edizione c'è il suo zampino: è stata tra i selezionatori dei «Giovani» del contest Area Sanremo. «Ho cercato di essere il più possibile umana. C'erano alcuni progetti davvero campati in aria, ma anche tanti artisti validissimi. Non è stato per niente facile scegliere». E tra i big? «Cercherò di seguire Renga, Emma, la Zilli e Noemi: li stimo molto».
Quanto al futuro L'Aura parla chiaro: «Se avrò una canzone adatta mi piacerebbe tornare. Ho ripetuto per tanti anni che la gara non conta e l'importante è la vetrina, ma in realtà io vengo dallo sport agonistico e, se partecipo a una gara, voglio vincere».