Demian - Herman Hesse
Demian - Storia della giovinezza di Emil Sinclair, è un romanzo di Hermann Hesse, pubblicato la prima volta nel 1919. Scritto durante la prima guerra mondiale, fu il risultato di una profonda crisi interiore vissuta dall'autore, che lo portò a operare una svolta radicale non solo nel suo percorso letterario, ma anche nel suo cammino esistenziale ed umano. Nel Demian sono infatti presenti echi autobiografici della riflessione di Hesse sulla propria adolescenza tormentata, della quale egli affermò di essere giunto ad una comprensione razionale solo vent'anni dopo, appunto grazie a quest'opera. In essa si avvertono anche notevoli influssi culturali del tempo, come la filosofia di Nietzsche e la psicologia analitica junghiana, che fanno da sfondo all'evento storico della prima guerra mondiale, vissuta intensamente con toni quasi apocalittici.
Nel Demian si affaccia inoltre per la prima volta il tema tipicamente Hessiano della polarità, che si ritroverà in quasi tutti i suoi romanzi successivi, ad esempio in Siddharta. Non si può trascurare neppure l'impronta fortemente religiosa del libro, con frequenti richiami a situazioni ed episodi della Bibbia, in cui si può vedere il riflesso dell'educazione cristiana che Hesse aveva ricevuto durante l'infanzia.
Trama Il romanzo è scritto in prima persona. L'Io narrante è il protagonista, Emil Sinclair, che racconta la storia della propria giovinezza. Sin dall'inizio si evidenzia il tema della polarità; Sinclair infatti, ancora bambino, afferma di vivere come in due mondi separati, due opposte visioni della vita che dilaniano la sua anima: la luce e il bene da un lato, l'oscurità e il male dall'altro. Egli vorrebbe condurre una vita esemplare, sul modello dei suoi genitori, ma la sua inclinazione lo conduce inevitabilmente alla perdizione; l'attrazione verso il mondo delle tenebre lo porta così a diventare, verso i dieci anni, succube di Kromer, un ragazzo malvagio e prepotente, dal quale subisce ripetuti quanto atroci episodi di bullismo e violenza. La sua natura timida si sarebbe corrotta per sempre se in suo aiuto non fosse arrivato Demian, un compagno di scuola, che lo libera dalla dipendenza di Kromer, e lo porta a scoprire un lato tutto nuovo e misterioso della vita, affascinante e terribile a un tempo. Sinclair è iniziato così ai segreti di Demian.
- Fonte Wikipedia -
Recensione by FilomenaIl piacere di leggere un Libro, il piacere di leggere un buon Libro, era da tanto tempo che non lo provavo, quel senso di vuoto che ti lascia quando leggi l'ultima parola dell'ultima pagina che immediatamente dopo si fonde con un sospiro trasformandosi in un senso di totale appagamento, che ti riempie e ti svuota contemporaneamente. Ti riempie di idee ed opinioni nuove e ti svuota di quelle vecchie ed ormai superate. Ecco questo è quello che ho provato ieri, quando alla fioca luce della mia stanza ho letto l'ultima parola dell'ultima pagina di quel meraviglioso Romanzo-Breve quale è Demian di Herman Hesse. Poche e ricche pagine che lentamente sono divenute reali nel mio immaginario riscoprendo in ognuna di quelle una verità che era già intrinseca in me. E mi vien voglia anche di scrivere bene, di viaggiare con le mie parole come facevo un tempo e di dare a loro un gusto ed un senso nuovo.
Demian, figura androgina, che non ha sesso ne età, è cosi che lo vedo, l'amico, la giuda, il confidente, ma anche l'amante, l'espressione più alta di noi stessi, lo specchio della nostra anima. Perchè è cosi, per quanto noi cerchiamo di capire gli altri nella ricerca estenuante di comprendere i loro problemi noi non facciamo altro che cercare e trovare i nostri. Siamo soliti creare un'idea cosi alta di noi che il più delle volte cerchiamo di trovare negli altri
difetti che in un certo senso vediamo in noi stessi senza però accettarli. Ed ecco che nasce Demian, e popola i nostri sogni e ci mostra un mondo che non è come l'avevamo pensato, ma è molto più complicato.
Quella continua lotta tra bene e male, in un mondo pieno di morali poco rispettate dove il giusto è prestabilito ed esclude del tutto l'errato. Eppure la nostra vita è una netta contraddizione di bene e male, è praticamente impossibile vivere nell'uno escludendo l'altro, a meno che non si abbia un idea propria di quello che sia giusto e di quello che sia sbagliato. Il fine ultimo è pur sempre trovare se stesso, e vivere a pieno tutto quello che erompe da noi, che sia giusto o sbagliato non importa, l'importante è che porti a compimento la nostra persona e ci faccia comprendere a pieno il nostro essere.
Di fronte a questo anche l'idea di quel Dio cosi morale che ci presentano diventa quasi vecchia, quasi un pantano in cui gli uomini camminano a fatica sotto il peso del fango che diventa duro intorno agli stivali, quel Dio che incarna solo il bene più assoluto che è soltanto una parte di noi vivendo noi uomini in quella netta contraddizione di cui parlavo prima. Ecco, se quindi anche il Male fa parte di questo mondo perchè non rivolgere le nostre preghiere e la nostra fede in un Dio che riesca ad inglobarli entrambi, il giusto e l'errato ? Ed ecco che Hesse senza cadere nella
più minima eresia crea quel dio qual'è Abraxas, che racchiude in se la materia di ogni uomo che non è solo giusta ne solo sbagliata, ma è un connubbio perfetto di entrambi.
Ed anche l'amore di fronte a questa prospettiva diventa un qualcosa che uccide e rende vivi contemporaneamente, è gioia ma anche dolore. Ed è effettivamente piena espressione della nostra vita perchè ci fa vivere ogni sfaccettatura, che sia ascendente o discendente.
Demian insegna, Demian ci guida, ma non con la mano, non ci porta verso quello che ci spetta, sarebbe troppo semplice, Demian ti sprona lasciando che sia il tuo animo a comprendere che per raggiungere una cosa bisogna proiettarsi completamente in essa e volerla con ogni molecola del nostro corpo, perchè è solo nella massima espressione del nostro volere che noi riusciamo ad afferrare tutto quello che desideriamo. Ed a quel punto, come cita lo stesso Hesse, non
saremo più trascinati ma trascineremo, nella piena convinzione di noi stessi, nella pienezza delle cose che abbiamo voluto e che abbiamo ottenuto.
L'amico, la guida, la piena espressione di noi stessi, lo specchio della nostra Anima che ci guarda con i suoi occhi senza età e con il suo viso senza sesso e ci lascia cosi, con la mente e l'animo piene di quello che ci ha insegnato che ci ha mostrato, e ci lascia così con quella pace interiore che abbiamo cercato, che abbiamo raggiunto e che alla fine abbiamo ottenuto.
Dovevo per forza iniziare con questo libro, invito tutti a leggerlo, è di una bellezza disarmante, a me ha cambiato il modo di pensare.