| di SILVIA FUMAROLA ROMA - Da Maria Montessori al ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini il passo non è breve, ma per Paola Cortellesi è un gioco da ragazze. "La Gelmini mi ha ispirato subito: una che arriva, taglia, si ritrova tutti i maestri d'Italia in lutto, non poteva non attirare l'attenzione. Poi quegli occhiali, l'aria severa e però seduttiva, so che piace molto. Mi sembra una donna tutta da scoprire". Il neo ministro, ma anche la candidata alla Casa Bianca Sarah Palin, e l'impavida Franca Leosini, esperta di killer e delitti, sono i personaggi che l'attrice proporrà nel nuovo show (prodotto da Bibi Ballandi) in prima serata, che dovrebbe intitolarsi Sporchi, brutti e cattivi, dal 6 novembre su RaiTre.
Varietà in diretta "come quelli di una volta", scritto insieme al suo gruppo di autori (Massimiliano Bruno, Giampiero Solari, Furio Andreotti, Rocco Tanica, Walter Fontana) un saggio tra tv e teatro per raccontare l'Italia, in chiaroscuro. Guai chiamarlo one woman show "perché io non sono Fiorello, non sono una conduttrice, sarò l'ospite d'onore del mio varietà: la mia spalla sarà Francesco Mandelli, bravissimo attore e conduttore di Mtv, che si autodefinisce "non giovane"". Musica dal vivo, attori ospiti amici, per il ritorno da primadonna della Cortellesi, formidabile trasformista: fiction (Maria Montessori) teatro (Gli ultimi saranno gli ultimi, e poi la lettura del reportage di Ezio Mauro sul rogo della Thyssen) cinema (Due partite il film di Enzo Montelone tratto dalla commedia di Cristina di Comencini). Cosa l'ha convinta a tornare in tv? "L'idea di poter fare il programma che volevo, nella massima libertà, nella rete di Report, Ballarò, di Fazio della Dandini. RaiTre mi ha offerto tutte le garanzie, anche quella di portare in tv le esperienze teatrali, che non è poco. Racconteremo ogni giovedì una storia". Spieghi un po' meglio. "Vogliamo prendere una argomento, anche serio, svilupparlo con i personaggi, come accadeva nello spettacolo Gli ultimi saranno gli ultimi, sul dramma della disoccupazione, tema purtroppo ancora attualissimo. Era commovente ma si rideva anche. Si rideva amaro". Qualcuno l'ha paragonata a Fiorello. "Il paragone mi onora, ma non so fare quello che fa lui. Sono stata sua ospite tre volte, è come me: scrive, prova. Poi improvvisa, inventa un altro sketch". Il suo modello è Franca Valeri? "È un genio, ha anticipato i tempi, usa l'ironia come poche. Ma non voglio scimmiottare nessuno. Col nuovo varietà proveremo a giocare, vorrei che anche gli ospiti si mettessero in gioco. Fare le cose con leggerezza - che non è superficialità - è sempre una sfida. Ha visto lo Speciale Tg1 con Antonello Falqui?". Sì, bellissimo: vuole rifare "Milleluci"? "Magari. A me piace quella televisione, quel modo di fare varietà scritto, pensato, provato. Per improvvisare devi avere un copione di ferro. Le persone che stimo di più, la Gialappa's, Serena Dandini sono perfezionisti: con Serena c'è un rapporto speciale, è straordinaria e sono felice di darle la linea. C'è un filo di continuità". È strepitosa nelle parodie: come ha scelto le nuove "vittime"? "Sarah Palin è uno spettacolo. Pettinatura, occhiali, su Internet sono esplose mille versioni, anche armata di mitra. Maria Stella Gelmini è una donna da scoprire. La Leosini la seguo da sempre, è il mio idolo. Impassibile di fronte a qualsiasi strage". Letizia Moratti, Daniela Santanché, Stefania Prestigiacomo: perché solo donne di centro-destra? "Ha ragione, ci ho pensato anch'io. Sono più vistose delle donne di sinistra, più caratterizzate. Non lo so, se guardo a sinistra vedo signore come la Pollastrini, Anna Finocchiaro. Che vuoi dire alla Finocchiaro? È così elegante, chic con quei capelli corti. Le politiche di destra sono sgargianti, ma non si fanno notare solo per il look". Prendiamo la Prestigiacomo. "Ecco lei è elegante, però ha quel modo di parlare, quella flemma divertente da esasperare. Ci aveva colpito già ai tempi della Gialappa's, quando, da ministro delle Pari opportunità si occupava della legge sulla procreazione assistita. Ci chiedevamo, viste le posizioni che prendeva, cosa ci restasse a fare in Forza Italia. È anche spiritosa, dopo l'intervista doppia mi ha telefonato. Col nuovo show vogliamo mettere una lente d'ingrandimento sulla sinistra". Oggi è difficile far ridere? "L'umorismo non è di tutti e non è per tutti, la sfida è arrivare a tutti. Per me l'aggettivo "popolare" ha un significato nobile, mai stata una signorina snob".
AAAAAAAAAAAAAA grande paolaaaaaaaa!
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